Interviste

La Pustenga

Dalla ristampa anastatica del volume LAGHI E TORBIERE del circondario di Varese, provincia di Como dell’Ing. Arch. Giuseppe Quaglia, 1884. Nicolini editore, Gavirate, 1996

Fra i Comuni di Daverio e di Gagliate Lombardo, poco discosto ed a mezzodì del lago di Varese nella pianura detta Pustenga, esiste una torbiera di ettari 7, un tempo già piccolo stagno, nella quale l’ing. Gius. Quaglia pel primo avvertì una stazione preistorica, a due ordini di pali legno pioppo, del diametro m. 0.10, alti un metro e distanti l’uno dall’altro m. 21: palafitta che dal sodo terreno verso Daverio si inoltra nella palude e scompare fra la torba che la ricopre.

L’antica torbiera “Pustenga” trasformata in “murunéra”, coltivazione di gelsi per baco da seta (murún) tra Daverio e Galliate Lombardo
Reperti preistorici (da Quaglia 1884)

Mentre veniva attivata dai più volte detti frat.i Bossi fu Filippo, proprietari della maggior superficie di quella palude, si trovarono: due cuspidi di frecce ad alette in pietra selce, e sei azze serpentinose, cinque ora nella mia raccolta ed una nel Museo civico di Milano, donata dal dott. G. Bossi, indicata come proveniente da Azzate. Di seguito nella Pustenga si rinvennero: una grossa mandibola di Bos Brachyceros, un’altr’azza in nefrite?2 verde-chiaro trasparente, ed un coltellino in pietra tagliente, a sega d’ambo le parti: oggetti miei, e nel complesso bastevoli, coi pali sopra avvertiti, ad accertare l’esistenza di una stazione dei primi uomini, alla quale come scopritore darò il nome di stazione delle azze, essendone state trovate nel maggior numero. – Come prateria di terz’ordine in quanto al soprasuolo la Pustenga venne per tre quarti acquistata dai frat.i Bossi, i quali utilizzata la torba nell’altezza di m. 1.25 previo lo scarico delle acque messe in una ramificazione dell’origine dello Strona, immittente nel Ticino, col soprapporvi uno strato di terra da quasi palude con magro prodotto la ridussero un invidiato fondo a prato. Anche l’ing. Carcano cav. Carlo, il rag. Bellardi ed altri, possessori della rimanenza di quella palude avrebbero l’opportunità di avere un consimile vantaggio; Poiché la torba è della qualità migliore, e quando estratta, il suolo rimane in asciutto. – La nebbia con forte odore palustre, prodotto specialissimo delle bassure umide, non mancava mai di comparire sulla Pustenga e di elevarsi in fiumana fino agli olfati ed alla respirazione degli abitanti di Gagliate e di Daverio.

1 Regazzoni, L’uomo preistorico ecc., a pag. 90, accenna quanto sopra.- Milano, Hoepli, 1878.

2 Il Prof. Domenico Lovisato diede tale giudizio.

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